Retrospettiva

Étienne-Jules Marey e Jean Painlevé. I pionieri del cinema scientifico

A cura di Brigitte Berg e Valeria D’Ambrosio

La prima giornata del Pianeta Mare Film Festival è dedicata a Étienne-Jules Marey e Jean Painlevé, due pionieri del Cinema Scientifico che hanno saputo combinare grandi competenze scientifiche con uno straordinario entusiasmo per l’innovazione tecnologica. Il primo, attivo nella seconda metà dell’800, era un medico e inventore instancabile che, affascinato dal movimento, ideò e brevettò diversi strumenti in grado di registrarlo ai fini di studio, divenendo un precursore di quello che i Fratelli Lumière chiamarono di lì a poco “cinematografo”. Il secondo era un biologo che, nella prima metà del ‘900, sperimentò con il mezzo cinematografico per raccontare, con sguardo poetico, il mondo marino al di fuori del laboratorio. A cura di Brigitte Berg e Valeria D’Ambrosio, questa retrospettiva sarà un’occasione per mostrare una selezione di film di repertorio provenienti dagli Archives Jean Painlevé di Parigi che raccontano l’evoluzione della tecnica cinematografica e dell’occhio dietro la macchina da presa intento a scrutare le meraviglie che si nascondono sotto la superficie del mare.

Étienne-Jules Marey, Uomo che salta, 1890s. / Jean Painlevé filma gli ippocampi, 1920s

Étienne-Jules Marey

(Beaune, Bourgogne, 1830 – Parigi, 1904)

Medico, fisiologo e ricercatore disinteressato, ha inventato la tecnica cinematografica studiando il fenomeno del tempo attraverso i movimenti del corpo. Prima di animare le immagini, aveva utilizzato la tecnica fotografica e prima ancora, agli esordi, la cosiddetta tecnica “grafica”, in cui fissava i movimenti sulla carta con uno stiletto. Marey si divideva tra la Station Physiologique (oggi Parc des Princes) a Parigi e Napoli, dove aveva allestito un laboratorio nella sua villa a Posillipo nota come Villa Maria. Ironia della sorte, le immagini di questo convinto positivista hanno ispirato alcuni degli artisti più anti-positivisti dell’avanguardia artistica.

Jean Painlevé

(Parigi, 1902 – Neuilly sur Seine, 1989)

Figlio unico del grande matematico e più volte ministro di Francia, Paul Painlevé, Jean Painlevé inizia la sua carriera di regista con un film (L’Œuf d’Épinoche, de la fécondation à l’éclosion) proiettato all’Académie des Sciences nel 1928, lo stesso anno in cui realizza il suo primo film per il grande pubblico, La Pieuvre. A differenza dei due pionieri che ammirava e sosteneva, Étienne-Jules Marey e Jean Comandon, non rimase con i piedi in laboratorio, ma volle subito condividere con il pubblico le meraviglie e le curiosità catturate dalla macchina da presa. Quasi tutti i suoi film sono stati girati nella Stazione Biologica di Roscoff in Bretagna e nella Stazione di Banyuls sul Mediterraneo.

FILM IN PROGRAMMA

Étienne-Jules Marey

Premières images 1 (1888 – 90, bianco e nero, muto, 3’25’’)

Premières images 2 (1888 – 90, bianco e nero, muto, 2’40’’)

Premières images 3 (1890s, bianco e nero, muto, 4’13’’)

Pierre Thévenard, Marey, un savant trop méconnu (1975, bianco e nero, sonoro, 21’)

Jean Painlevé

La Pieuvre (1928, bianco e nero, muto, 13’28’’)

Hyas et Sténorynques (1929, bianco e nero, sonoro, 10’9’’)

L’Hippocampe (1934, bianco e nero, sonoro, 14’2’’)

Oursins (1954), colore, sonoro, 11’3’’

Histoires des crevettes (1964), colore, sonoro, 13’

Les Amours de la pieuvre (1965), colore, sonoro, 14’30’’

Acéra ou le bal des sorcières (1972-1978), colore, sonoro, 14’59”

Brigitte Berg è direttrice di Les Documents Cinématographiques e curatrice degli archivi cartacei e audiovisivi di Jean Painlevé. Critica per diverse riviste di letteratura e cinema in Danimarca e in Francia, ha collaborato con Painlevé dalla fine degli anni ’70 fino alla sua morte avvenuta nel 1989. Autrice di numerosi saggi sulla sua opera, è co-autrice di Science is Fiction – The Films of Jean Painlevé (MIT Press, Cambridge, USA, 2000), ha curato una retrospettiva su Painlevé al MOMA di New York (2000) e ha collaborato alla scrittura del film Fantasie pour biologie marine (La 5 e ARTE, 2006). È inoltre co-curatrice della mostra appena conclusa al Jeu de Paume di Parigi, Jean Painlevé. Les Pieds dans l’eau (2022).

Valeria D’Ambrosio è una storica dell’arte e curatrice d’arte contemporanea. Attualmente ricercatrice all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Firenze, si occupa di progetti di valorizzazione culturale e di divulgazione scientifica all’intersezione tra arte, storia della scienza e innovazione tecnologica per il Galileo Galilei Institute for Theoretical Physics e Villa Galileo del Sistema Museale di Ateneo di Firenze. Agli incarichi istituzionali, associa una pratica curatoriale indipendente focalizzata sul dialogo tra arte, scienza e sostenibilità. Dal 2014 collabora come film curator con Les Documents Cinématographiques – Archvies Jean Painlevé di Parigi.