Panorama Oltremare

PICCOLO CORPO

di Laura Samani

Presentato alla 60a Semaine de la Critique al Festival di Cannes 2021.e nella selezione ufficiale del 39° Torino Film Festival

In una piccola isola del nord est italiano, in un inverno agli inizi del ‘900, la giovane Agata perde sua figlia alla nascita. La tradizione cattolica dice che, in assenza di respiro, la bambina non può essere battezzata. La sua anima è condannata al Limbo, senza nome e senza pace. Ma una voce arriva alle orecchie di Agata: sulle montagne del nord pare ci sia un luogo dove i bambini vengono riportati in vita il tempo di un respiro, quello necessario a battezzarli. Agata lascia segretamente l’isola e intraprende un viaggio pericoloso attaccata a questa speranza, con il piccolo corpo della figlia nascosto in una scatola, ma non conosce la strada e non ha mai visto la neve in vita sua. Incontra Lince, un ragazzo selvatico e solitario, che conosce il territorio e le offre il suo aiuto in cambio del misterioso contenuto della scatola. Nonostante la diffidenza reciproca, inizia un’avventura in cui il coraggio e l’amicizia permetteranno a entrambi di avvicinarsi a un miracolo che sembra impossibile.

CREDITI

  • Regia: Laura Samani
  • Attori: Celeste Cescutti, Ondina Quadri
  • Sceneggiatura: Laura Samani, Marco Borromei, Elisa Dondi
  • Produzione: Nefertiti film con Rai Cinema
  • Distribuzione: Arizona Distribution (2022)
  • Tipologia: fiction
  • Genere: drammatico
  • Anno di produzione: 2021
  • Durata: 89′
  • Paese di origine: Italia

BIOGRAFIA

Laura Samani è regista e sceneggiatrice. Ha fequentato la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa. Nel maggio 2012 consegue la laurea triennale in Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione, con una tesi sulla serie televisiva “Twin Peaks”. L’estate seguente, dallo studio critico, decide di passare all’azione: gira il suo primo cortometraggio, che le permette accedere al corso di Regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dove si diploma nel 2015. Ha realizzato il cortometraggio “La santa che dorme” (2016). Piccolo corpo è il suo primo lungometraggio.

Yaya e Lennie – The Walking Liberty

di Alessandro Rak

Presentato al 74. Locarno Film Festival (2021)

In un mondo post-apocalittico dove tutte le superfici della Terra sono coperte da una impenetrabile giungla. La società che sta rinascendo prende il nome di “L’Istituzione”. L’Istituzione e i suoi adepti vogliono riportare il mondo a com’era prima e cercano di imporre la loro volontà alla gente libera della giungla. Tra le due fazioni nascerà inevitabilmente uno scontro.

CREDITI

  • Regia: Alessandro Rak
  • Attori: Ciro Priello, Fabiola Balestriere, Lina Sastri, Francesco Pannofino, Massimiliano Gallo
  • Distribuzione: Nexo Digital
  • Tipologia: animazione
  • Genere: azione, avventura
  • Anno di produzione: 2021
  • Durata: 1h 50’
  • Paese di origine: Italia

BIOGRAFIA

Alessandro Rak, regista, disegnatore e animatore, si diploma in Animazione al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Nel periodo che va dal 2001 al 2011 realizza mostre d’arte presso la Not Gallery, pubblica fumetti e libri illustrati quali “Ark”, per la Grifo edizioni, “Bye Bye Jazz” per Lavieri, “a Skeleton Story” per GG. Cura il characters design e la direzione artistica per progetti in animazione tra cui lo special TV “Il piccolo Sansereno e il Mistero dell’Uovo di Virgilio”; realizza cortometraggi animati come “Và”, videoclip musicali e artwork per musicisti tra i quali “Kanzone su Londra” dei 24 Grana. “L’Arte della Felicità” è il suo primo lungometraggio in animazione. Il film ha aperto come Evento Speciale la 28. Settimana della Critica della 70.Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia vincendo il Premio Arca Cinema Giovani e la Menzione Speciale della FEDIC come Miglior Film Italiano a Venezia. Ha poi diretto insieme ad Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone, il lungometraggio animato “Gatta Cenerentola”, prodotto da Mad Entertainment.

RE GRANCHIO

di Alessio Rigo de Righi, Matteo Zoppis

Presentato nella sezione Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes 2021, una Candidatura ai Nastri d’Argento, una Candidatura a David di Donatello

Italia, oggi. Alcuni anziani cacciatori ricordano la storia locale di Luciano, un girovago alcolizzato che a fine Ottocento viveva in un villaggio della regione Tuscia. Fiero oppositore del principe della regione, l’uomo è noto fra i compaesani per il suo spirito libertario e anarchico e i gesti di rivolta contro l’autorità. Innamorato di una ragazza del posto, preso di mira dalle guardie del principe, Luciano compie un orribile misfatto e viene esiliato nella Terra del Fuoco. Qui, sotto le sembianze di un religioso, con l’aiuto di spietati cercatori d’oro, si mette alla ricerca di un mitico tesoro, aprendosi una strada verso la redenzione. In quelle terre desolate, però, prevalgono solo l’avidità e la pazzia.

CREDITI

  • Regia: Alessio Rigo de Righi, Matteo Zoppis
  • Attori: Gabriele Silli, Maria Alexandra Lungu, Mariano Arce
  • Produzione: Ring Film, Rai Cinema
  • Tipologia: fiction
  • Genere: drammatico
  • Anno di produzione: 2021
  • Durata: 90
  • Paese di origine: Italia, Francia, Argentina

BIOGRAFIE

Alessio Rigo de Righi (Jackson, Mississippi, Usa, 1986) ha studiato cinema e letteratura a New York e Roma, per poi trasferirsi a Buenos Aires e realizzare i cortometraggi La gracia del mar (2010) e Marfil (2012). Con il documentario Catedral, girato a Madrid nel 2009 con Aliocha, aveva ottenuto numerosi premi internazionali.

Matteo Zoppis (Roma, 1986) ha studiato legge a Roma e Parigi e regia a New York. Negli Stati Uniti ha iniziato a lavorare come direttore della fotografia, cameraman e montatore. Ha realizzato vari cortometraggi, tra cui All Tears Drop (2010) e My Wildest Dark (2011).

La sua collaborazione tra Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis inizia nel 2013 con il cortometraggio documentario Belva nera, presentato alla Festa del cinema di Roma e premiato con il Fresnes Prisoners’ Award e con una menzione speciale al Cinéma du réel di Parigi. Prima di Re Granchio, i due registi hanno diretto Il Solengo (2015), miglior documentario italiano al Torino Film Festival.