Il pre-cinema a Napoli

Posillipo (NA), 1882

Étienne
Marey, il fucile
fotografico
e Napoli

Étienne Jules Marey, scienziato e inventore appassionato del movimento, utilizzava a Napoli il suo ‘fucile fotografico’, un macchinario che scattava foto a ripetizione anziché sparare, e per cui venne chiamato ‘lo scemo di Posillipo’.

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Napoli è stata da sempre un terreno fertile per lo sviluppo di nuove idee, correnti artistiche, invenzioni.

Nello stesso periodo in cui la Stazione Zoologica apriva le sue porte, 150 anni fa, Étienne-Jules Marey, scienziato e inventore francese, sperimentava nuove tecniche di fotografia.

Fra gli strumenti da lui inventati in quegli anni spicca il fucile cronofotografico, che lo rese noto come “lo scemo di Posillipo”. Il soprannome gli venne dato dagli abitanti che lo vedevano intento a puntare gli uccelli col suo fucile senza mai uccidere niente. Marey però non era pazzo, e col suo fucile riuscì a documentare il volo degli animali nei minimi dettagli, grazie alle sue foto scattate in successione.

Anni dopo, quelle stesse tecniche portarono alla nascita del cinema.

Il festival esplorerà questo profondo legame fra scienza e arti visive attraverso l’esposizione dei primi strumenti fotografici, filmati d’epoca e incontri con esperti.

Jean Painlevé e il cinema scientifico

Jean Painlevé (1902-1989), biologo marino, regista, artista, pioniere nel campo della divulgazione scientifica, ha acquisito la sua massima fama nell’applicazione delle tecniche cinematografiche allo studio della biologia marina.

Caratterizzati dalla preoccupazione per l’accuratezza descrittiva dei suoi soggetti, i cortometraggi di Painlevé riflettono il suo profondo desiderio di condividere la meraviglia che nasce dai movimenti della fauna acquatica. Le sue forme organiche e misteriose hanno alimentato la potente immaginazione dell’epoca e, non a caso, la sua opera è stata associata all’avanguardia e al movimento surrealista.