I premiati al festival
I premi della giuria, presieduta da Antonietta De Lillo
Premio “Darwin-Dohrn”
La giuria internazionale composta da Antonietta De Lillo, in qualità di presidente, Gina Annunziata, Titta Fiore, Ado Hasanovic e Matthew Frost, ha assegnato il Premio “Darwin-Dohrn” per il miglior film a “Undersea” di Jannik Splidsboel (Danimarca, 2022), giunto a Napoli per ritirarlo. Questa la motivazione: “per la qualità tecnico-visiva e per la capacità, nel quadro del cinema del reale, di costruire una narrazione avvincente e positiva intorno alla storia emblematica di una donna che, dopo l’esperienza traumatica delle guerre vissute e immortalate da fotografa, riscopre l’ambiente marino, recuperando il rapporto profondo con se stessa e nutrendo il proprio desiderio di una comunità di essere umani giusta e in armonia con la natura.”
UNDERSEA
di Jannik Splidsboel
Nanna Kreutzmann, fotografa che per lungo tempo con i suoi scatti ha documentato disastri naturali e conflitti, un giorno rimane sopraffatta dallo stress emotivo. Decide perciò di reinventarsi come apneista e fotografa subacquea, ritrovando la pace interiore attraverso il suo amore per il mare.
- Regia: Jannik Splidsboel
- Produzione: Mette Mikkelsen
- Tipologia: Documentario
- Anno di produzione: 2022
- Durata: 52’
- Paese di origine: Danimarca
BIOGRAFIA
Jannik Splidsboel, nato nel 1964, ha studiato arte e cinema a Copenaghen e a Roma. Splidsboel ha esordito con “50 Minutes Rome” (1997). In seguito ha diretto numerosi cortometraggi e documentari. “Louise & Papaya” (2003) e “Other friends” (2005) sono stati entrambi selezionati al Nordic Panorama e all’ IDFA. “How Are You” (2011) è stato presentato in anteprima mondiale alla Berlinale, dove è stato è stato nominato per il Teddy Award. Anche “Misfits” (2015) è stato selezionato per la Berlinale. “Being Eriko” (2020) ha vinto il premio principale della Nordic Competition del CPH:DOX. Splidsboel lavora attualmente come commissioning editor presso lo Swedish Film Institute.
Premio “Stazione Zoologica Anton Dohrn”
Il Premio “Stazione Zoologica Anton Dohrn” per il miglior cortometraggio è andato, invece, a “Reduction” di Réka Anna Szakály (Ungheria, 2021) “per il tratto innovativo, nell’animazione come nella costruzione narrativa, di un racconto post-apocalittico che mette al centro sia la solidarietà umana sia l’arma migliore per ricostruire un mondo sostenibile e un ecosistema in equilibrio tra la natura e le necessità dell’essere umano.”
REDUCTION
di Anna Reka Szakaly
Due ragazze vivono insieme lungo una costa postapocalittica condividendo lo stesso sogno di raggiungere la sponda opposta nella speranza di una vita migliore. Tuttavia, quando un misterioso personaggio entra nella vita di una di loro, inizia una catena di eventi irreversibili. Le relazioni vanno in pezzi insieme al mondo che le circonda.
- Regia: Anna Reka Szakaly
- Produzione: Jozsef Fulop
- Tipologia: animazione
- Genere: sperimentale, drammatico
- Anno di produzione: 2021
- Durata: 10’
- Paese di origine: Ungheria
BIOGRAFIA
Réka Anna Szakály nasce a Tatabánya nel 1995. Si laurea nel 2020 con un master in animazione presso la Moholy-Nagy University. Il suo film di diploma è stato proiettato in diversi festival internazionali, tra cui Sarajevo, American GLAS, Swiss Fantoche e Danish VAF, ed è entrato nella shortlist del BAFTA Student Award. Ha vinto il premio per migliore corto di animazione ungherese al Friss Hús International Film Festival. Réka è un membro fondatore del gruppo creativo Hungarian Animations for Community Purposes.
Menzione speciale
La giuria ha attribuito anche una menzione speciale al documentario “Man Kind Man” del regista di Vico Equense Iacopo Patierno (Italia, 2021) “per la narrazione sapiente e efficace delle storie di coloro che, mettendo in campo le loro competenze e le loro qualità umane, si battono, in istituzioni come la Stazione Anton Dohrn e in un territorio complesso come quello campano, per la salvaguardia del mare e delle sue creature”.
MAN KIND MAN
di Iacopo Patierno
Due tartarughe marine (Caretta Caretta) vengono trovate spiaggiate sulle coste del Lazio e trasportate d’urgenza all’ospedale per tartarughe marine Anton Dhorn di Portici. Mentre le tartarughe vengono curate, con la speranza di essere liberate in primavera, Luca raccoglie la sabbia nel Golfo di Napoli e cerca di pulirla dal terriccio lasciato da una gara di motocross; è il materiale che usa per creare i suoi quadri. Una pagaia entra nelle acque cristalline del fiume Sarno. È Aniello, che spinge il suo kayak verso i primi segni di rifiuti scaricati illegalmente; Franco contempla il mare e raccoglie due petali di plastica trovati sulla spiaggia. È tutto vero o le due tartarughe stanno sognando?
- Regia: Iacopo Patierno
- Produzione: Jacopo Fo, Ilenia Amoruso, Iacopo Patierno
- Tipologia: Documentario
- Anno di produzione: 2021
- Durata: 1 h 20’
- Paese di origine: Italia
BIOGRAFIA
Iacopo Patierno, nato a Vico Equense nel 1982, si è laureato al DAMS di Bologna nel 2005. Ha lavorato nel settore cinematografico a livello internazionale affermandosi come montatore, operatore, aiuto regista e regista. Ha diretto, tra gli altri, “Wiwanana” (Italia, 2017), menzione speciale della giuria al Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina, e la serie televisiva “Dario Fo e Franca Rame: la nostra storia”, selezionata al Bellaria Film Festival e premiata al Sicily Web Fest e al The Next International Short Film Festival di Calcutta. Nel 2021 ha realizzato i documentari “Man Kind Man” e “Due ma non due”.
I premi della giuria degli studenti universitari
Molto significativi anche i premi attribuiti dalla Giuria di studenti composta grazie alla collaborazione dell’Università Federico II di Napoli, dell’Università Suor Orsola Benincasa e dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli. Una giuria che ha assegnato il Premio per il miglior film a “Man Kind Man” di Iacopo Patierno “per il lavoro di storytelling, di regia durato sette anni e la potenza del messaggio attraverso un racconto autentico e crudo” e il premio per il miglior cortometraggio a “Footsteps on the wind” di Maya Sanbar, Faga Melo e Gustavo Leal (Gran Bretagna, 2021) “per il ritmo della narrazione e la tecnica d’animazione, oltre che la colonna sonora originale di Sting che accompagna lo spettatore a scavare dentro la propria emotività.”
FOOTSTEPS ON THE WIND
di Maya Sanbar, Faga Melo, Gustavo Leal
La piccola Noor e suo fratello Josef vedono le loro vite distrutte quando un evento inaspettato colpisce la loro casa costringendoli in un viaggio attraverso mari e terre misteriose.
- Regia: Maya Sanbar, Faga Melo, Gustavo Leal
- Produttore: Sting, Gillian Gordon, Fernanda Zaffari
- Genere: animazione
- Anno di produzione: 2021
- Durata: 7’14’’
- Paese di origine: Brasile – U.K. – U.S.A
BIOGRAFIE
Maya Sanbar è un’artista e regista. “Footsteps on the Wind” è il suo debutto alla regia nel mondo dell’animazione. In qualità di artista multimediale, il suo lavoro è stato esposto a livello internazionale, in particolare “Waiting” (2015) allo Shoreditch Town Hall di Londra, “Alex in Wonderland” (2016) al Rubin Museum of Art di New York City e “Chasing the Light” (2019) al Muro di Berlino nel 30° anniversario della sua caduta.
Gustavo Leal ha lavorato come art director in alcune delle più importanti agenzie pubblicitarie brasiliane e per marchi come Microsoft, Intel e Chevrolet. Nel 2013, la sua passione per la narrazione, il design e l’illustrazione lo ha spinto ad aprire Dirty Work, una società di produzione cinematografica.
Faga Melo, regista ed artista, ha studiato Cinema a São Paulo e Los Angeles, ha lavorato nella produzione di film pubblicitari, contenuti per il Cinema, la TV ed eventi come Rod Stewart World Tour ed i Giochi Paralimpici.
Menzione speciale
Infine, il Comitato direttivo dell’Associazione culturale Pianeta Mare Darwin Dohrn che cura il Film Festival (composto da Ferdinando Boero, Max Mizzau Perczel e Francesco Salvatore), ha deciso di assegnare una menzione speciale al cortometraggio “Il pesce toro” di Alberto Palmiero (Italia, 2020) “per la qualità tecnica di un cortometraggio, giovane e frutto di una scuola cinematografica italiana, che sa raccontare un disagio giovanile che vorrebbe acquietarsi nell’orizzonte immaginifico e aperto del mare.”
IL PESCE TORO
di Alberto Palmiero
Due ragazzi si sfidano a basket nel campetto di un riformatorio: Simone cerca di coinvolgere Valerio che è giù di morale e gli racconta la storia fantastica del “pesce toro”.
- Regia: Alberto Palmiero
- Produzione: CSC Centro Sperimentale di Cinematografia – Roma
- Tipologia: fiction
- Genere: drammatico
- Anno di produzione: 2020
- Durata: 7’27’’
- Paese di origine: Italia
BIOGRAFIA
Alberto Palmiero nasce nel 1997 ad Aversa. Dopo la laurea in informatica a Salerno, nel 2018 realizza il cortometraggio “Saddafà”, grazie al quale viene ammesso al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dove gira successivamente i cortometraggi “Il pesce toro”, “Luntano” e “Amarena”.
Onorificenze speciali
Due le onorificenze speciali: al Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, “per aver accolto con entusiasmo e passione nella città di Napoli il Pianeta Mare Film Festival Internazionale”, e al professor Roberto Danovaro, tra i massimi esperti mondiali sulla salute degli oceani, per nove anni presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn, fino allo scorso luglio, “per essere stato tra gli ispiratori del Film Festival”.