31 ottobre. The Waste – What We Leave Behind è il titolo del cortometraggio vincitore realizzato col telefono dai ventenni Gerry Ciccimarra, regista e sceneggiatore pugliese, e Giovanna Pedaci, studentessa a Venezia alla’Accademia di belle arti, tra quelli realizzati con lo smartphone in 4 giorni a budget zero, con la direzione artistica del regista Valerio Ferrara e la docente di montaggio Ginevra Iuorio, dalle allieve e studenti under 30 del Pianeta Mare Film Lab della Puglia, grazie al sostegno dell’Istituto di nanotecnologia del CNR e di NBFC, in collaborazione con ISPRA, Apulia Film Commission e con l’Università del Salento. Si sono riuniti all’Auditorium al Museo Castromediano una Giuria popolare speciale, composta da oltre 50% di studenti e da leader ed esperte da diversi settori.
Ad aprire la mattinata Stefano Laporta, presidente ISPRA e SNPA, Antonio Uricchio, presidente ANVUR, Max Mizzau Perczel, direttore PMFF, e Luigi De Luca, direttore del Museo Castromediano di Lecce e coordinatore dei poli biblio-museali della Regione Puglia. Tra i componenti della Giuria popolare, la professoressa Virginia Panzera e studenti e allieve dell’Istituto De Pace di Lecce, studentesse universitarie di diverse città, Luisa De Marco, ricercatrice Premio ERC dell’Istituto di Nanotecnologia del CNR, Antonio Gigante dell’Apulia Film Commission, Luca Bandirali, professore di cinema e tv dell’Università del Salento, Giulia Galluccio, direttrice advanced training and education center Euro-Mediterranean Center on Climate Change (CMCC), il professor Vittorio De Vitis, presidente WWF Salento.
Per il prof. Antonio Uricchio, presidente ANVUR “ c’è grande soddisfazione per la tappa leccese del Giro d’Italia dei Pianeta Mare Film Lab. Una esperienza straordinaria con residenze artistiche in diverse città, tra le quali Lecce, capoluogo salentino, città di una bellezza unica oltre che prestigiosa sede accademica , di conservatorio e di accademia delle belle arti, che aiuta a creare ponti multidisciplinari tra le comunità di studenti universitari di diversi atenei e facoltà e giovani ricercatrici degli enti pubblici di ricerca, allieve delle accademie di belle Arti e di scuole di cinema. Tutto ciò è possibile grazie al metodo innovativo alla formazione ed educazione ad un uso artistico e di divulgazione di progetti scientifici con lo smartphone. Iniziative culturali molto partecipate grazie al metodo sperimentato dei Film Lab che concorrono allo sviluppo meritorio di cultura e scienza, meritando pieno incoraggiamento e sostegno“.
La selezione per partecipare al film lab è durata 3 mesi, 10 i giovani under 30 da tutta l’Italia e altri paesi ammessi alla classe della residenza artistica per la tappa pugliese; da Chiara Capobianco che studia photo e vidéo all’ENSAD di Parigi a Silvia Casertano al Dams a Lecce, ad Amy Negro studentesse della Civica Scuola di Cinema “Luchino Visconti” a Milano a Giovanna Pedaci all’Accademia Belle arti di Venezia, Lorenzo Infanti, videomaker a Milano per il Consorzio Sir, al salernitano Davide Casale che studia Cinemadamare a Roma al regista e sceneggiatore pugliese Gerry Ciccimarra, ad Alessio Caputo, Accademia di Belle Arti di Lecce sezione Cinema Fotografia e Audiovisivo mentre Adriana Vita è produttrice e regista indipendente a Milano, Monica Lauria vive e lavora come attrice a Roma.
Per Stefano Laporta, presidente ISPRA e SNPA, “Il futuro del mare è messo alla prova da sfide complesse; per affrontarle al meglio, fondamentali sono la formazione, che consente di acquisire le competenze necessarie, ma anche la curiosità e la sensibilità per leggere i segnali che il mare ci manda, e le tecnologie altamente innovative di cui oggi possiamo servirici. ISPRA sta implementando l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, in grado di sondare laddove prima non era stato possibile. Con il progetto PNRR MER (Marine Ecosystem Restoration), di cui ISPRA è soggetto attuatore, il più grande progetto di mappatura e ripristino degli ecosistemi marini, l’Istituto ha messo a punto un vero e proprio laboratorio tecnologico di restauro degli habitat e un osservatorio sui fondali; il fiore all’occhiello di questo progetto è la nuova nave oceanografica, Arcadia, in grado di svolgere attività di monitoraggio in acque profonde fino a 4.000 metri. L’invito che rivolgo ai giovani cine-operatori che si sono cimentati nei cortometraggi sul mare, è di guardare al mare non solo come a un tema di studio o ad un soggetto da filmare, ma come a un orizzonte di opportunità e di viverlo come una responsabilità, perché raccontarlo con immagini, come avete fatto voi, è anche un modo per proteggerlo”
Mentre Giuseppe Gigli, co-responsabile SPOKE 8 del centro NBFC, sottolinea l’originalità ed efficacia di ingaggio di giovani grazie al Giro d’Italia dei film lab. “Siamo entusiasti di accogliere a Lecce il Film Lab sulla biodiversità, un progetto che unisce scienza, arte e partecipazione giovanile perché crediamo fortemente nel potere del linguaggio audiovisivo come strumento per sensibilizzare e coinvolgere le nuove generazioni sui temi della sostenibilità e della tutela della biodiversità”.
Nell’organizzazione del Festival anche quest’anno c’è la collaborazione di numerosi e prestigiosi partner scientifici, accademici, culturali, istituzionali e del mondo delle imprese. Tra gli altri: Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Film Commission Regione Campania, ISPRA, REDRESS, HSPI, Città di Venezia, le Università di Genova, Ca’ Foscari di Venezia, Federico II, Parthenope e Suor Orsola Benincasa di Napoli, Stazione Zoologica Anton Dohrn e Fondazione Dohrn, Fondazione Banco Napoli.
Al via le prossime tappe del “Giro d’Italia” dei Film Lab 2026 del PMFF, il Pianeta Mare Film Festival, che, nato a Napoli nel 2022, rappresenta oggi uno dei principali Festival mondiali del cinema green, quello che porta sul grande schermo i temi ambientali e della biodiversità.
“A febbraio saremo a Roma, ad aprile per la Giornata mondiale della Terra al Blue District di Genova con l’Università di Genova, a maggio ad Ancona e Taranto con i principali atenei, a giungo a Palermo”, afferma il regista Premio La Cinef al Festival di Cannes Valerio Ferrara, direttore del Giro d’Italia dei Film Lab. “C’è sempre più attenzione e richiesta sia da parte dei giovani sia delle istituzioni di coinvolgere e raccontare i cambiamenti climatici sul territorio dove viviamo e su cosa possiamo fare come singoli e come comunità”.